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ephipa.
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Le regole principali della caccia
Distanze dalle case. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
Distanze da strade e ferrovie. La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie. E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
Distanze da mezzi agricoli. La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
Distanze da animali domestici. La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco.
Mezzi vietati di caccia. Reti, trappole, tagliole, vischio, esche e bocconi avvelenati, lacci, archetti, balestre, gabbie trappola.
Giorni vietati. Martedì e venerdì sono giorni di assoluto silenzio venatorio anche se festivi.
Violazione di domicilio. L'articolo 614 del codice penale "Violazione di domicilio" punisce chi si introduce nei giardini e nelle pertinenze delle abitazioni civili.
Disturbo delle persone. L'articolo 659 del codice penale "Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone" punisce chi con rumori molesti disturba le occupazioni o il riposo delle persone.
Spari nei pressi delle abitazioni. L'art. 703 del codice penale "Accensioni ed esplosioni pericolose" punisce penalmente chi in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara con armi da fuoco.
A chi denunciare le violazioni sulla caccia?
La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia (art.27 L.157/92) è affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e di quelle venatorie. Il cittadino può denunciare gli illeciti penali ed amministrativi a ciascuno dei corpi sopra elencati.
Giova ricordare che l'art. 361 del codice penale "Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale" punisce il pubblico ufficiale, come il carabiniere, la guardia provinciale, il forestale, il finanziere, la guardia venatoria, il vigile urbano, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, come ad esempio i reati sulla caccia denunciati a loro dai cittadini.
Il cittadino deve quindi pretendere che le suddette autorità intervengano, ricevano la denuncia e denuncino alla Magistratura i reati commessi dai cacciatori.
Fonte: http://www.cacciailcacciatore.org/info/regole.html. -
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E' terribile... mio zio caccia, ma non lo soporto!!!!
Porta a casa degli animali ma io non li mangio!!!!!!. -
ephipa.
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Pensa che io facendo la porta-lettere mi tocca portare le riviste di caccia agli abbonati! . -
amicodeglianimali.
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CITAZIONE (ephipa @ 2/9/2008, 21:44)Pensa che io facendo la porta-lettere mi tocca portare le riviste di caccia agli abbonati!
Io non gliele porterei!!!!
cmq spero siano pochi quegli esseri ignobli abbonati a quelle orrende spregevoli schifose riviste...e spero siano avanti con gli anni...CITAZIONE (.:Lyra:. @ 2/9/2008, 19:33)E' terribile... mio zio caccia, ma non lo soporto!!!!
Porta a casa degli animali ma io non li mangio!!!!!!
abbasso tuo zio e vergogna, mille volte vergogna a lui!!!!
odio schifo e disprezzo con tutto il cuore i cacciatori, e penso di loro tutto il male possibile! e i fatti mi danno ragione, leggo di continuo cose orrende, terribili, allucinanti che fanno quei prepotenti arroganti sparatori senza scrupoli...
il peggio è che ci sn persone che hanno parenti cacciatori che difendono i loro parenti!!!!
io auguro ai cacciatori che uccidono per diletto, crudeltà, sadismo, per il gusto di uccidere, che il male che fanno torni loro indietro, che possano soffrire quanto quei poveri animali, che possano spararsi e morire come loro fanno morire quelle povere creature...
non dovrebbero asolutamente esistere cacciatori, sono un danno, un problema, una sciagura, spero si estinguano il prima possibile, spero scompaiano il prima possibile dalla Terra...
sono anche un grosso pericolo per le persone, armati, violenti, arroganti, incivili...
e per cani e gatti, nemmeno loro si salvano dalla follia assassina dei cacciatori...
leggo spesso di mici o cani a cui quei sadici hanno brutalmente sparato...
che gentaglia...
CAPPELLA MAGGIORE (TV) UNA SPARATORIA DI CACCIA FINISCE CON IL
FERIMENTO DI
DUE PENSIONATI IN CERCA DI FUNGHI DI 57 E 74 ANNI.
SONO DIVERSI GLI ABUSI DEI CACCIATORI REGISTRATI IN MENO DI UN MESE
DALLINIZIO DELLA STAGIONE DI CACCIA AI DANNI DEI CITTADINI E DEGLI
ANIMALI
DOMESTICI.
ANDREA ZANONI PRESIDENTE DELLA LAC DEL VENETO INVITA I CITTADINI A
STARE MOLTO
ATTENTI AI CACCIATORI CHE SPESSO COSTITUISCONO UN SERIO PERICOLO PER
CHI
VIVE IN CAMPAGNA E ACCUSA I POLITICI LOCALI DI DARE IL CATTIVO ESEMPIO.
Domenica 12 ottobre verso le 7.00, in via Madonna della Tosse a Cappella
Maggiore (TV) durante una battuta di caccia è accaduto lennesimo
incidente
con feriti nella provincia di Treviso.
A farne le spese due cercatori di funghi: A.D.A, 57 anni residente in
via
Madonna della Tosse, e A.A. di 74 residente in via Rindola Bassa,
sempre a
Cappella Maggiore.
A sparare con un sovrapposto Franchi calibro 12 è stato M.A., 75 anni,
di
Cappella Maggiore, dove risiede in via Anzano, con il seguente
bilancio:
A.D.A. è stato ferito al cuoio capelluto e agli arti inferiori, A.A., ha
riportato ferite al volto, al torace, alle mani e all'addome.
I due, sono stati subito trasportati al pronto soccorso di Vittorio
Veneto.
Nelle ultime settimane si sono verificati diversi incidenti di caccia ed
episodi di soprusi delle doppiette nei confronti dei cittadini e degli
animali
domestici:
1) il 24 settembre la signora Lisa della provincia di Treviso ha subito
alcuni spari esplosi contro la sua abitazione dove i pallini si sono
conficcati sul portoncino di casa e sul muro quando appena dieci minuti
prima
era in giardino con i suoi bambini di un anno (verdere fotografie su:
http://www.aduc.it/dyn/documenti/immagini/Immagine032.jpg e 33, 34 e
35).
2) il 28 settembre a Chiarano, in via Dosa, verso le 10,30 un
cacciatore ha
sparato a distanza di qualche metro dal cortile del sig. G.B. che si
trovava
con sua figlia, seminando il panico;
3) il 29 settembre a Roncadelle di Ormelle lUSL 9 ha recuperato un
cane da
caccia breton con una grave ferita in mezzo alle scapole, con una rosa
di
pallini conficcati dentro la carne;
4) l1 ottobre in via Colombara a Loria il signor Angelo Beltrame che
abita
con la famiglia, ha rinvenuto 7 galline sbranate dai cani da caccia.
L'elenco rappresenta solo la punta dell'iceberg perchè la
maggior parte dei
soprusi ed incidenti non viene denunciata alle autorità.
Torna utile ricordare che non sempre gli incidenti di caccia
verificatesi a
Treviso sono finiti per il meglio:
1) il 3 novembre 2002 a San Pietro di Feletto, morì il cacciatore Pietro
Miraval di 56 anni a causa di un colpo di fucile sparato dal compagno di
battuta Giuseppe Maset di 76 anni;
2) il 26 settembre 2004 a Tarzo, è morto dissanguato Angelo Fava di 56
anni
colpito da una fucilata;
3) il 20 settembre 2006 nelle campagne di Vedelago, il cacciatore
Fiorenzo
Sarri ha colpito gravemente un agricoltore pensionato di Vedelago,
Giovanni
Cavasin, mentre lavorava nel proprio campo di mais;
4) l 11 novembre 2007 nella località collinare di Collagru di Farra di
Soligo, F.C., residente a Campea, è stato colpito da un cacciatore alla
schiena ed alla nuca.
Solo nellattuale inizio di stagione di caccia in Italia si sono
verificati
ben 33 incidenti di caccia con 25 feriti e ben 8 morti, tra i quali un
cercatore di funghi (la lista completa e dettagliata dei morti e feriti
è
consultabile sul sito della LAC www.abolizionecaccia.it).
Le attuali leggi sulla caccia sono ormai inadeguate e sorpassate per
una
società moderna come la nostra e per le nostre campagne fortemente
urbanizzate
ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC Veneto bisognerebbe
bloccare subito la caccia e far rifare seri esami a tutti i cacciatori;
sono
troppi i morti e i feriti per incidenti di caccia e non cè da
stupirsene
viste le condizioni in cui si caccia con un altissimo numero di
cacciatori che
esercita la sua attività pericolosa in un territorio tra i più
densamente
urbanizzati e popolati d'Europa. Si tratta di una schiera di
dilettanti perché
i cacciatori non hanno avuto un addestramento professionale alluso
delle
armi, la maggior parte di loro non ha neanche superato un esame perché
ha
preso la licenza di caccia prima che le leggi lo prevedessero, ovvero
prima
del 1977. Bisogna poi inasprire le sanzioni per chi spara vicino alle
case,
alle strade ed agli agricoltori prevedendo il ritiro della licenza e
aumentando e incentivando la vigilanza venatoria. Un esempio
dellinadeguatezza delle sanzioni è lepisodio che ha visto Fiorenzo
Sarri, un
cacciatore di 51 anni di Fossalunga condannato lo scorso luglio alla
ridicola
sanzione di 350 euro per aver colpito un anziano agricoltore, Giovanni
Cavasin, di 83 anni di Vedelago, mentre raccoglieva il mais, che dal 20
settembre 2006 convive con due rose di pallini da caccia conficcati
nelle
gambe e non è nemmeno operabile. I cittadini ci chiamano spesso per
segnalare
spari sotto le proprie case e piogge di pallini; lindisciplina
dilagante e la
faciloneria con la quale i cacciatori usano queste armi micidiali ci ha
portati a scrivere un vademecum per i cittadini che riporta tutte le
regole
che i cacciatori devono rispettare e a chi chiedere aiuto, documento
che tutti
ci possono chiedere telefonando al 347/9385856 o scrivendo a LAC Via
Cadore
15/C int.1 31100 Treviso, o scaricandolo dal nostro sito
www.lacveneto.it).
Zanoni ha poi aggiunto: Purtroppo non è da meravigliarsi se nella
nostra
provincia i cacciatori prendono sottogamba le norme di sicurezza che
prevedono
distanze di 100 metri dalle case e di 50 metri dalle strade. Abbiamo
infatti
degli esempi poco edificanti di Ministri che si sono fatti in quattro
per
liberare dal carcere un cacciatore trevigiano che aveva violato la
legge sulla
caccia in Croazia, e del presidente della provincia e del sindaco di
Treviso
che hanno sostenuto degli esami di caccia farsa, poi annullati
dufficio, per
i quali è già partito un primo processo ed altri ne partiranno a carico
di
altrettanti funzionari provinciali. Esempi negativi per le doppiette
trevigiane che non giocano a favore del rispetto delle norme che
disciplinano
la caccia.
terribile...certi politici fanno schifissimo e hanno la testa vuota...
CACCIA: INIZIA IN COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO L'ITER PER
STRAVOLGERE L'ATTUALE LEGGE-QUADRO.
PER LA LAC SI TRATTA DI PROPOSTE "SALVA-BRACCONIERI",
CONFEZIONATE
SOLO PER AGEVOLARE LA VITA AI PIU' SCRITERIATI SPARATORI
Oggi e domani pomeriggio, presso la XIII Commissione Territorio e
Ambiente del Senato, è calendarizzato l'inizio dell'iter
parlamentare di
ben 5 proposte di legge di alcuni parlamentari del PDL, finalizzato a
sostituire e stravolgere l'attuale legislazione sulla protezione
della
fauna e la disciplina della caccia in Italia (legge 157 del 1992), con
un senso delle priorità in materia di lavori parlamentari in tema
di beni ambientali che lascia peraltro sconcertati.
La LAC, Lega Abolizione Caccia, concentra le sue critiche sulla
proposta n. 276 del Sen. Valerio Carrara (eletto in Lombardia) , a
quanto pare candidata a fungere come testo-base della discussione, e
definisce il testo indecente e letale per il patrimonio faunistico, In
particolare per la deprecabile attenzione rivolta a depenalizzare alcune
gravi forme di bracconaggio, oggi sanzionate penalmente._
Il testo prevede di depenalizzare gli attuali reati di caccia in
parchi e giardini pubblici, il bracconaggio sparando da veicoli,
aeromobili o barche, o con l'ausilio di richiami registrati;
ad abbattere un gabbiano, un airone o uno scoiattolo, si rischierebbe
una sanzione amministrativa in misura ridotta di soli 200 euro, anzichè
una denuncia come accade oggi per l'attuale reato di uccisione di
specie
non cacciabili.
I reati di caccia nei parchi, o d'uccisione di orsi e stambecchi,
diverrebbero oblazionabili in tcol patteggiamento, possibilità oggi non
ammessa.
I periodi di caccia si dilaterebbero per ulteriori sei settimane,
partendo dall'inizio di settembre e prolungandosi per buona parte
del
mese di febbraio.
La possibilità di cacciare gli acquatici dopo il tramonto, anche dai
natanti, comprometterebbe il patrimonio faunistico delle nostre zone
umide.
La LAC si esprime duramente anche sull'ipotesi di rendere cacciabili
specie protette a livello UE (fringuello, cormorano e peppola), nonché
sulla prevista possibilità di concedere 15 giornate di nomadismo
venatorio gratuito su tutto il territorio nazionale ai cacciatori di
migratoria, e sulla proposta di diminuire dagli attuali 1000 a soli 200
metri la distanza di rispetto (off limits per le doppiette) dai valichi
montani interessati dalle migrazioni dell'avifauna.
"C'è da augurarsi che almeno il Governo si esprima
negativamente su
queste, si spera non condivise, proposte salva-bracconieri, che
paiono ritagliate su misura per i più scriteriati sparatori per
blandirne il voto, e non aggiungono alcun barlume di corretta riforma
nella gestione del nostro patrimonio faunistico", conclude la LAC.
Lega Abolizione Caccia, Ufficio Stampa
www.abolizionecaccia.it
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ephipa.
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Purtroppo credo che il vero problema è la considerazione che ha l'uomo degli animali, la caccia, il circo, le pellicce, gli allevamenti intensivi sono "solo" la conseguenza di questa idea e cioè che l'animale e la natura sono cose scisse dal sistema dell'essere umano. Bisogna puntare nel far comprendere alle persone che l'essere umano, assieme agli animali, fa parte di un insieme chiamato NATURA, il non rispetto di essa equivale al non rispetto di noi stessi. Purtroppo l'uomo è un essere nativamente sprovveduto è l'unico essere vivente che non si rende conto di ciò che può conseguire un proprio gesto tranne quando il danno è già fatto. Pensiamo che sia semplicemente retorica e/o un inutile terrorismo quando uno scienziato ci parla di una grave situazione ambientale talmente grave che prima o poi si ritorcerà contro, pensiamo che la fame e la siccità del mondo è lontana dalla nostra realtà e pensiamo anche che la natura non si ribellerà mai a noi perchè noi siamo quelli che guidiamo il ciclo naturale. E' questo antropocentrismo che ci rende, anzi ci fa credere di essere superiori al tutto e quindi sbalordirci davanti ad attivisti che protestano per far accettare i cani sui treni, oppure attivisti nudi che lottano per la difesa all'ambiente. Quante persone ho sentito esordire con affermazioni del tipo " i problemi gravi sono altri" " gli animali non sono esseri viventi" " è sempre stato così" e a quante persone ho letto nei loro occhi affermazioni del tipo " sei proprio un'ingenua" " ecco la solita fanatica" il tutto accompagnato da una irritante espressione da superiori che tende a farti sentire un idiota ma che in realtà l'idiota è lui che non conosce l'arte dell'umiltà. Nella firma di amico degli animali c'è una frase molto bella di Ghandi La grandezza e il progresso morale di una nazione si vedono da come tratta gli animali. è in questa frase la risposta di tutto, chi ha raggiunto la consapevolezza del rispetto della natura e degli animali può auspicare al progresso altrimenti sarà decadenza completa e da come vanno le cose oggi posso dire che il regresso la fa da padrone in questa società. . -
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concordo!!!!! .